La Segreteria Nazionale e la Segreteria Regionale del SUNAS Emilia Romagna ritengono doveroso intervenire sul grave atto di aggressione avvenuto a Bologna, che ha visto coinvolto un dipendente comunale per motivi riconducibili al suo precedente lavoro di assistente sociale, al quale manifestano piena solidarietà e vicinanza, augurandogli di poter superare prontamente questo brutto momento.

Il SUNAS da sempre sostiene la necessità di rafforzare l’impegno di tutti, in primis delle istituzioni, ad affrontare con determinazione la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro a tutela dei professionisti dell’aiuto che operano nell’ambito dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari.

Il tema della sicurezza richiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, ma soprattutto scelte e azioni concrete e articolate.

Occorre, per esempio, garantire una corretta informazione su quelli che sono i compiti e le responsabilità degli assistenti sociali e degli professionisti dell’aiuto nei procedimenti di tutela rivolte ai minorenni e alle loro famiglie, evidenziando che le decisioni riguardanti affidamenti, allontanamenti, ecc. assunte dai magistrati e sono frutto di una valutazione multiprofessionale e multidisciplinare.

Ma è necessario, soprattutto, attuare una politica organica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro basata su cinque fondamentali aspetti:

  • stanziamento di risorse adeguate;
  • percorsi formativi specifici rivolti al personale che opera nei servizi socio assistenziali e socio sanitari “a rischio” ( Servizi territoriali comunali, Consultori, Salute Mentale, SERD, ecc.);
  • strumenti di tutela, anche legale, a supporto dei professionisti e degli operatori;
  • riconoscimento di specifiche indennità di rischio, a livello contrattuale;
  • riconoscimento di “professione gravosa” per la figura di assistente sociale.

 

Come sindacato professionale continueremo a fare la nostra parte, manifestando sin d’ora la piena disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni che intendono avviare azioni ed iniziative tese ad affrontare il problema e soprattutto, ad attuare efficaci misure a tutela dei colleghi che quotidianamente operano nei servizi e che sempre più spesso si trovano a dover affrontare situazioni di criticità in cui viene messa a rischio anche la loro incolumità personale.

3 agosto 2024

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