La crisi politica si risolve con gli strumenti della democrazia, la crisi economica e sociale….pure!
La crisi di governo si è consumata definitivamente e si va dritti verso le elezioni anticipate.
Per il profondo rispetto che nutriamo per le istituzioni democratiche, anche in questa occasione prendiamo atto delle scelte assunte dal Parlamento e dal Presidente della Repubblica ritenendo che, al di là delle motivazioni e delle varie posizioni sull’opportunità o meno di ricorrere alle urne in questo momento, il voto dei cittadini sia sempre un importante momento di espressione democratica.
La nostra stella polare, nei rapporti con la politica e le istituzioni, è stata quella di lavorare nell’interesse della professione e per i diritti delle persone e delle comunità.
Il SUNAS ha sempre giudicato l’azione dei governi e delle forze politiche dai loro programmi e soprattutto dai risultati concreti ottenuti relativamente alle questioni che interessano in modo particolare la comunità degli assistenti sociali, sia dal punto di vista dell’avanzamento professionale sia relativamente allo sviluppo delle politiche per il Paese, degli interventi e dei servizi sociali e sociosanitari a favore dei cittadini, specialmente quelli più fragili e in difficoltà.
Vogliamo ribadire quanto affermato nella nota di due giorni fa e che ieri con altre parole è stato riaffermato dal Presidente Mattarella: Governo e Parlamento continuino a lavorare “nell’interesse superiore dell’Italia”, per contrastare “gli effetti della crisi economica e sociale” e attuare tutti gli “Interventi indispensabili per far fronte a difficoltà economiche e ricadute sociali, specie per i cittadini in condizioni più deboli, e per contenere gli effetti della guerra…”. Si garantisca, inoltre “…con importanza decisiva — l’attuazione, nei tempi concordati, dei provvedimenti del PNRR, cui sono legati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno. Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa”.
La nostra preoccupazione è che con lo scioglimento delle Camere si rischia di bloccare alcune riforme e alcuni provvedimenti tra cui quelli che riguardano misure di sostegno alle famiglie e al lavoro, la giustizia fiscale, le pensioni, e poi l’organizzazione della medicina generale e riorganizzazione dell’assistenza territoriale, la revisione del tetto di spesa per il personale in sanità, per favorire nuove assunzioni, la rivisitazione organica e aggiornata dei LEA. È a rischio anche il rinnovo dei contratti! Senza contare l’incognita che grava sull’approvazione della prossima legge di bilancio che si concretizzerà sul filo dell’esercizio provvisorio.
Il SUNAS nel confermare il proprio impegno nel presidiare le questioni aperte che interessano la categoria, auspica da parte di tutte le forze politiche l’assunzione di scelte che superino gli interessi di parte per portare a soluzione i problemi urgenti del Paese e dare risposte adeguate ai cittadini.
22 luglio 2022