Un importante momento di confronto e di approfondimento quello che si è svolto nella giornata del 29 novembre al Forum Risk Management in Sanità di Arezzo, il Tavolo di confronto organizzato dal SUNAS con cui si è voluto dare un contributo al programma del Forum a partire dal punto di vista degli assistenti sociali e del servizio sociale.
Due i temi su cui è stata puntata l’attenzione:
- l’organizzazione e la strutturazione del servizio sociale in sanità
- l’integrazione socio sanitaria
“Il tema del Forum – ha sottolineato il Presidente Nazionale SUNAS S. Poidomani aprendo i lavori – Verso un nuovo Sistema Sanitario ed in particolare il riferimento ai principi di equità, solidarietà e sostenibilità, coinvolgono fortemente la nostra professione.
A questi principi aggiungiamo l’affermazione del valore della sanità pubblica e universalistica e quindi del diritto costituzionale alla salute.
Garantire la salute, intesa come integrazione tra sociale e sanitario, oggi rende sempre più necessaria una ridefinizione di principi, missione e obiettivi del SSN, un sistema che è sempre più socio-sanitario, che non può e non deve essere messo in discussione e ridimensionato.”
I lavori, ottimamente moderati dal Segretario Nazionale SUNAS M. Fiorentino, sono proseguiti con i saluti della Presidente CNOAS B. Rosina e della Presidente CROAS Toscana R. Barone.
Molto interessanti e apprezzati i contributi di L. Brizzi, S. Krilic, L. Perugini, P. Di Venti, e C. Mongelli, L. Perciballi, Garante dei diritti delle persone anziane di Roma Capitale e del Dott. Luigi Rossi, Direttore Sanitario ASL Bari. Ha concluso i lavoro M. Mazzoleni, Tesoriere Nazionale SUNAS.
Significativamente produttivo è stato il confronto tra esperienze regionali e territoriali diverse che ha consentito di rafforzare le motivazioni che stanno alla base delle proposte e delle richieste che il SUNAS porta avanti nei confronti dei decisori politici e istituzionali, prima tra tutte quella dell’istituzione del Servizio Sociale Professionale e dell’omologa dirigenza, cui affidare un ruolo di responsabilità attualmente assente nell’integrazione socio sanitaria, di trait d’union tra sistema sanitario e sistema sociale declinato nei diversi ambiti di attività e servizi.
Da qui la richiesta al Ministero della Salute di istituire un Tavolo Tecnico per con l’obiettivo di definire le “Linee guida sugli standard strutturali, organizzativi e operativo/gestionale del Servizio Sociale Professionale nelle Aziende Sanitarie e Ospedaliere”, da sottoporre anche alla Conferenza Stato-Regioni.
La richiesta del SUNAS fa riferimento sia alle normative e alle esperienze regionali che in ambito sanitario sono da tempo attuate e consolidate in Toscana, Sicilia, Piemonte, Lazio, dove è presente un servizio sociale strutturato e un consistente numero di assistenti sociali dirigenti, sia ad alcune normative a livello nazionale come la Legge 251/2000, la L. 27/20026 (Art. 1-octies).
Un processo di riforma del sistema sanitario deve mettere in conto un investimento forte anche sui professionisti dell’area sociale e sociosanitaria, valorizzando le professionalità, un riconoscimento a livello contrattuale, prevedendo un adeguato piano di assunzioni e di implementazione delle dotazioni organiche.
Sostenere questa prospettiva, non è solo un problema di risorse, di norme, di modelli.
Occorre un cambiamento culturale che tenga conto dei determinanti sociali della salute e che assuma l’integrazione come una leva strategica per rispondere alla complessità delle domande di salute.
Nel pomeriggio della stessa giornata, la Presidente regionale SUNAS E. Viligiardi è intervenuta all’evento di presentazione Piano Socio Sanitario della Regione Toscana.