La Segreteria Nazionale e la Segreteria Regionale della Toscana del SUNAS esprimono vicinanza e solidarietà alla collega assistente sociale e all’educatrice che oggi sono state aggredite da un uomo armato di coltello mentre erano in servizio presso la struttura sanitaria dell’Usl Toscana Nord Ovest “Casa della Salute” di Rosignano Solvay.

L’ennesimo episodio di violenza nei confronti di professionisti che operano nell’ambito dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari – avvenuto in un momento particolarmente caratterizzato da forti tensioni sociali, ultime quelle dovute alla sospensione del reddito di cittadinanza che ha messo sotto pressione i servizi sociali dei comuni – evidenzia ancora una volta la necessità  di attivare misure atte a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di ridurre e soprattutto prevenire atti di aggressione, di intimidazione, minacce nei confronti degli operatori e dei professionisti che per mandato istituzionale e professionale svolgono attività ed interventi per rispondere ai bisogni delle persone, soprattutto di quelle che vivono in condizione di disagio e di fragilità.

Il SUNAS da tempo conduce un’azione volta a sensibilizzare le istituzioni, l’opinione pubblica e la comunità professionale su questi temi ritenendo che episodi come quello accaduto a Rosignano non possono in alcun modo essere considerati come situazioni sporadiche, oppure ineluttabili incidenti di percorso.

Riteniamo, inoltre, che questo fenomeno debba essere affrontato in modo strutturale e sistematico, all’interno dei luoghi di esercizio professionale, coinvolgendo amministratori, dirigenti, soggetti preposti alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, rappresentanze sindacali, professionisti e lavoratori. Questa convinzione è ampiamente supportata dalla letteratura scientifica e professionale che da anni si interessa all’argomento, e che indica chiaramente quanto sia importante considerare ed affrontare il comportamento violento senza attenderne l’escalation e l’esplosione “fisica”, riconoscendolo fin dai suoi esordi verbali e meno eclatanti, che non devono mai e in nessun caso essere ignorati o trascurati: nell’ottica della prevenzione non bisogna sottovalutare mai nessun segnale!

Occorre, infine, implementare i percorsi formativi, rafforzare gli strumenti metodologici per affrontare in modo strutturale ed efficace il problema segnalato.

Ai responsabili politico-amministrativi, alla Direzione della Società della Salute delle Valli Etrusche riconosciamo di avere lavorato in questo senso, avendo già avviato per propri dipendenti una attività di formazione specifica che senza dubbio è risultata utile nella vicenda e che probabilmente ha contribuito ad evitare un esito più tragico.

 

2 agosto 2023

 

 

Il Segretario Regionale                                   Il Segretario Generale

                         Erika Viligiardi                                          Salvatore Poidomani

 

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